Il termine Bokeh è giapponese e significa ‘fuori fuoco’. In fotografia si utilizza per indicare la qualità di sfocatura di un obiettivo. Noto anche come semplicemente “Boke“, è uno degli effetti più affascinanti nella fotografia.
L’effetto bokeh in poche parole è quel caratteristico sfocato che avrai sicuramente visto in tante fotografie, e che quando fatto bene risulta davvero efficace. In sostanza l’effetto è dato da una combinazione di due fattori: dall’apertura del diaframma e dalla lunghezza della focale utilizzata.
Differenza tra effetto bokeh e profondità di campo
La profondità di campo, diminuisce all’apertura del diaframma e quando si imposta una profondità bassa si riesce a mettere il soggetto in primo piano perfettamente a fuoco sfocando il resto dello sfondo. Maggiore è l’apertura del diaframma, più lo sfondo alle spalle del soggetto fotografato risulterà sfocato. L’effetto bokeh e la profondità di campo sono correlati tra di loro ma non sono la stessa cosa. La profondità di campo è una zona della scena ripresa in cui l’immagine è nitida. L’effetto bokeh è il risultato della profondità di campo. E’ un fattore estetico che non può essere misurato.
Come ottenere il boke nel ritratto in Sala pose
Per la realizzazione dell’effetto, è bene che per prima cosa il fotografo trovi un soggetto da fotografare che sia abbastanza vicino, come accade nella macrofotografia o anche in ritrattistica.
- La prima è: mettere a fuoco il soggetto: sia se stiamo fotografando un animale o una persona, la cosa importante è mettere a fuoco gli occhi.
- La seconda è: cercare di creare una “distanza fisica” del soggetto dallo sfondo, in modo da dare profondità naturale allo scatto. Questa distanza accentua di più l’effetto bokeh finale dando maggior forza allo scatto.
- La terza è: utilizzare la un’apertura del diaframma, (da f/4 in giù), in modo tale da tenere il soggetto a fuoco e che lo sfondo alle spalle risulti il più possibile sfocato.
- La quarta: avvicinarsi al soggetto il più possibile per ottenere un bokeh più pronunciato. Ricorda: più il punto di fuoco è vicino, minore sarà la profondità di campo. Inoltre, più il soggetto è distante dallo sfondo che vuoi sfocare, maggiore sarà l’effetto bokeh che otterrai.
Perché viene utilizzato il “boke” in fotografia?
Un effetto sfocato voluto in fotografia, se eseguito correttamente, potrebbe risultare bello da vedere ed inoltre mettere in risalto il soggetto fotografato. Spesso, capita che lo sfondo alle spalle del soggetto non sia bello, in questo caso l’effetto bokeh può essere di aiuto. Infine, rendere i tuoi scatti più artistici e originali non guasta mai.
Le focali ideali per il Bokeh
Nonostante il teleobiettivo enfatizzi l’effetto bokeh, purtroppo tende a schiacciare la prospettiva. Quindi nei ritratti, in cui lo sfocato è usatissimo, se si utilizzasse un teleobiettivo, si rischierebbe di appiattire e allargare il volto del soggetto. A tal proposito sarebbe meglio utilizzare lenti con lunghezza focale fissa. Le ottiche fisse sono in genere più luminose degli zoom. Per questo motivo presentano una maggior apertura del diaframma, e quindi, un’ enfatizzazione dell’effetto bokeh. Sarebbe meglio, utilizzare una focale fissa 85mm, con un’apertura del diaframma molto ampia, andare il più vicino possibile al soggetto e poi scattare!