Quando si vuole scattare una fotografia, si preme il pulsante di scatto. Premendo il pulsante, per un breve intervallo di tempo la luce attraversa l’obiettivo e colpisce il sensore fissandosi in un’immagine. Controllare la quantità di luce che entra nella fotocamera attraverso l’obbiettivo, è la base su cui si fonda tutto il processo fotografico. Il modo più semplice per verificare che la foto che stai scattando avrà una corretta esposizione, è controllare che l’esposimetro della tua fotocamera, sia posizionato su zero. Quando il puntatore indica lo zero, la foto é esposta correttamente. Più si sposta verso destra, più la foto sarà troppo luminosa e sovresposta. Viceversa, se si sposta verso sinistra sarà scura e sottoesposta. Capire come funzioni l’esposimetro è un concetto basilare che serve a capire come scattare fotografie con una corretta esposizione, ovvero né troppo scure né troppo chiare. In questo articolo andremo ad analizzare nel dettaglio come si imposta il diaframma, l’otturatore, ISO per una corretta esposizione.
Diaframma, otturatore, ISO: gli strumenti che consentono di gestire la luce e regolare la giusta esposizione, spiegati nel dettaglio:
- Diaframma
- Otturatore
- ISO
Spostando i valori di questi tre parametri, vedrete che il puntatore dell’esposimetro si muoverà di conseguenza. Questi tre strumenti, gestibili manualmente con le fotocamere che permettono di scattare in manuale, interagiscono fra loro in maniera dinamica e concorrono in maniera diversa a determinare l’esposizione della foto.
Diaframma, otturatore (tempi di scatto), ISO
Diaframma
L’apertura del diaframma determina il valore del foro attraverso il quale passa la luce che arriva al sensore. Sulla vostra fotocamera, l’apertura é misurata dalla sigla “f/” seguita da un valore numerico. Più alto é il valore accanto alla “F”, più piccolo sarà il foro e meno luce raggiungerà il sensore.
I valori sono compresi “generalmente” fra f/1.4 ( apertura massima) e f/22 (apertura minima).
L’apertura del diaframma determina un altro fattore: la profondità di campo. La profondità di campo, come abbiamo già visto nei post precedenti, é una porzione dell’ immagine in cui si ha una nitidezza maggiore. Più piccola é l’apertura, maggiore sarà la profondità di campo. Quindi, per mettere a fuoco il solo soggetto che vi interessa, usate la massima apertura disponibile, ad esempio f1.8; per avere tutti gli oggetti a fuoco, usate l’apertura più piccola ad esempio f/11.
Sensibilità ISO
L’ISO, indica la sensibilità del sensore della fotocamera. Più il suo valore é alto, più il sensore sarà in grado di catturare luce. Se il luogo dove stiamo scattando fotografie è poco illuminato come ad esempio una chiesa, sarà necessario impostare un’ ISO alta, altrimenti la foto verrà troppo scura. Al contrario, se scattiamo alla luce del giorno o in un ambiente luminoso si dovrà impostare un ISO bassa per evitare che la foto sia troppo chiara. L’ effetto collaterale di un’ ISO alta, è che la foto perde di nitidezza e tende a risultare sempre più sgranata, (rumore digitale). Più é buona una fotocamera, più il sensore sarà in grado di realizzare foto nitide anche con ISO molto alti. L’unità di misura della sensibilità ISO si muove per potenze di due: generalmente parte da 100 (sensibilità minima) per poi muoversi a 200, 400, 800, 1600, fino alla sensibilità massima del sensore. In linea di massima diciamo che l’intervallo 100-400 ISO è un terreno tranquillo per quasi tutte le fotocamere, almeno quelle delle ultime generazioni. Man mano che si alzano gli ISO il rumore digitale è più presente. Per questo motivo si utilizzano solo per estrema necessità e possono essere utilizzati solo con sensore formato Full Frame e non APSC.
Otturatore
Il tempo di scatto é il tempo durante il quale l’otturatore rimane aperto, lasciando il sensore esposto alla luce. L’unità di misura del tempo di scatto sono i secondi. In un giorno di sole, generalmente basta lasciare l’otturatore aperto per centesimi di secondo. Se invece è una giornata nuvolosa, o stiamo inquadrando una scena all’ombra o al tramonto, possono servire decimi di secondo. Di notte secondi interi. Se ci sono dei corpi in movimento, più a lungo l’otturatore rimarrà aperto più il movimento verrà registrato dal sensore.